L’Intelligenza Artificiale “adesca” i Digital Body: pericoli sotto i cavalcavia delle autostrade digitali

Partendo dalle affermazioni di uno dei massimi scienziati viventi, Stephen Hawking, in questo capitolo si ipotizza l’emergere di una sorta di “coscienza automoma” per le intelligenze artificiali e per il web, e di riflette su come la diversificazione e l’aumento delle connessioni neurali possa guidare l’evoluzione umana verso un livello maggiore di consapevolezza, realizzando una forma di  “cablaggio della coscienza collettiva”. Si riflette inoltre sull’ipotesi che un’AI – Intelligenza Artificiale – possa o meno generare automaticamente e di propria iniziativa un Digital Body, garantendosi così una propria presenza autonoma sul web al pari di ognuno di noi.

Stephen Hawking , uno dei massimi scienziati viventi, ci mette in guardia: “Lo sviluppo pieno dell’intelligenza artificiale potrebbe significare la fine della razza umana”, ha dichiarato recentemente a margine di una conferenza a Londra.

Gli esseri umani, sostiene Hawking, sono limitati dalla lenta evoluzione biologica, e non potranno competere – e saranno superati – dal mondo del digitale, che “potrebbe evolvere rapidamente e detronizzare gli esseri umani come gli abitanti più intelligenti della Terra”…

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