Dal carattere al linguaggio: le modalità espressive dei Corpi Digitali

In questo capitolo, riprendendo anche il lavoro del sociologo René Girard, si dibatte su alcuni tratti “caratteriali” dei Digital Body e sulle sue modalità espressive, come i procedimenti imitativi e di trasformismo. Si cita inoltre il lavoro di Derrick de Kerckhove, ponendolo in relazione con i linguaggi di tipo “snapchat” dei nativi digitali.

Come ci ricorda Francesco Guglieri, in uno straordinario articolo sulla rivista culturale Studio, Renè Girard, recentemente mancato, è stato uno dei pensatori più incisivi della seconda metà del Novecento.

Raffinato ricercatore, antropologo e scrittore, Girard frequentò molto sia la Francia che gli USA, anche grazie all’incarico di Professore di Letteratura comparata all’Università di Stanford. Il suo saggio del 1961 dal titolo Menzogna romantica e verità romanzesca pose le basi di quel paradigma teorico noto come “desiderio mimetico”: più che di “avere qualcosa”, il desiderio di “essere qualcuno”. Anche noi stessi, ma un “noi stessi” riprogettato a tavolino: la proiezione di noi stessi verso l’esterno, filtrata attraverso i nostri desideri, ma anche le nostre paure, che finiscono per alterare la percezione di noi…

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